Ariane 6 July 31, 2024

Ariane 6: aggiornamento post-lancio, 31 luglio 2024

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Il primo razzo Ariane 6 è stato lanciato con successo il 9 luglio 2024, completando la sua missione di rilascio di diversi satelliti in un'orbita terrestre circolare e ripristinando l'accesso indipendente dell'Europa allo spazio. Il volo inaugurale, denominato VA262, è stato un grande successo per l'Europa, aprendo la strada al prossimo volo di Ariane 6 nel 2024 e dimostrando la capacità del nuovo lanciatore pesante di raggiungere l'orbita di destinazione e di dispiegare satelliti e costellazioni.

Dal lancio, i dati provenienti dal sito di lancio, dal razzo e dai suoi carichi utili sono stati esaminati dai team dell'ESA, di ArianeGroup, del CNES e di Arianespace, iniziando l'analisi che aiuterà i team a comprendere ogni momento dello storico lancio e ad assicurare le performance dei prossimi voli. Con il lancio di Ariane 6, l'Europa è tornata nello spazio con una capacità di lancio propria.

 

Il decollo: un viaggio senza soluzione di continuità dalla Terra all'orbita

L'Ariane 6 è decollato dallo spazioporto europeo nella Guyana francese alle 16:00 ora locale (20:00 ora BST, 21:00 ora CEST). Nonostante si trattasse del primo volo del razzo, il lancio è avvenuto puntualmente e senza problemi nella “cronologia” del lancio, ovvero la sequenza dettagliata dei passaggi nelle ore e nei minuti che precedono il lancio.

La tanto attesa coreografia di lancio ha finalmente avuto luogo, fortemente voluta dall'intero team di sviluppo dell'Ariane 6: il motore Vulcain 2.1 ha ruggito e in sincronia i bracci che erogano il propellente criogenico si sono aperti, il sistema di iniezione dell'acqua della rampa di lancio è stato attivato e i booster si sono accesi.

Il razzo si è così lanciato nello spazio senza soluzione di continuità, separando i booster 137 secondi dopo il decollo e lo stadio principale circa cinque minuti dopo. Il motore dello stadio superiore si è quindi acceso per la prima volta per portare Ariane 6 in un'orbita ellittica di 300-600 km sopra la Terra, ottenendo il primo grande risultato: il “chill-down” in volo e le prime accensioni del motore Vinci e dell'unità di propulsione ausiliaria (APU).

 

Lo stadio superiore si riaccende con successo e i satelliti si dispiegano

Dopo una fase di “coasting” durata 35 minuti - cioè un periodo senza spinta da parte del motore principale Vinci - il motore si è riacceso per la seconda volta. In questo modo la nuova caratteristica di Ariane 6, il suo stadio superiore riaccendibile, ha dimostrato la sua capacità di rimodellare l'orbita del razzo, massimizzando l'aumento della sua velocità.

Questa seconda spinta di Vinci ha circolarizzato l'orbita di Ariane 6 a 580 km, pronto a rilasciare le sue otto missioni satellitari nello spazio intorno alla Terra. Robusta-3A, Replicator, Curium One, GRBBeta, CURIE, ISTSat-1, 3Cat-4 e OOV-Cube sono stati tutti dispiegati in orbita con successo.

I comandi sono stati inviati anche per attivare i cinque esperimenti di bordo, molti dei quali hanno già inviato a casa dati impressionanti. YPSat, l'esperimento di bordo della rete dei Giovani Professionisti dell'ESA, ha prodotto immagini e video spettacolari dalla separazione della carenatura al dispiegamento del satellite.

 

La dimostrazione tecnologica fornisce una miniera di dati, con il comportamento dell'APU in fase di studio

La fase finale del lancio inaugurale di Ariane 6 è stata una dimostrazione tecnica, che ha permesso di testare per la prima volta il comportamento dello stadio superiore in condizioni di microgravità, che non è stato possibile verificare a terra.

L'APU si è accesa per la seconda volta, poi il funzionamento è stato interrotto per motivi ancora in fase di indagine. Questo significa che la terza accensione del motore Vinci. Non è stata possibile. Questa spinta finale avrebbe portato lo stadio superiore in un'orbita di rientro per bruciare in sicurezza attraverso l'atmosfera terrestre.

Dato questo fatto, lo stadio superiore si è comportato in modo nominale: il motore Vinci non è stato riavviato e il software di bordo ha attivato la “passivazione” dello stadio superiore, rimuovendo l'energia a bordo per evitare possibili esplosioni.

Conseguentemente, e in linea con le aspetttative, il sistema di lancio non ha rilasciato le due capsule di rientro a bordo per evitare la creazione di ulteriori detriti spaziali. Eseguendo con successo questa complessa sequenza, Ariane 6 ha dimostrato un funzionamento ottimale in “modalità back-up”.

 

Fiducia nell'Ariane 6 e attesa per il prossimo volo

Il comportamento di Ariane 6 durante il suo volo inaugurale ha dato ai team grande fiducia nella validità e nelle previsioni del manuale d'uso di Ariane 6, in termini di ambiente dinamico creato per i carichi utili a bordo. Tutte le separazioni dei satelliti sono state eseguite con precisione e, ultimo ma non meno importante, la rampa di lancio è stata trovata in condizioni buone dopo il decollo, avendo resistito agli altissimi livelli di carichi termici e meccanici associati al funzionamento dei booster solidi.

L'analisi consolidata di tutti i dati di volo consentirà di mettere a punto e migliorare tutte le sequenze di lancio e le operazioni di volo dell'Ariane 6. Su questa base, i team hanno iniziato i preparativi per il secondo volo, previsto per la fine dell'anno con Arianespace come operatore e fornitore di servizi di lancio.

 

Le prossime tappe:

L'analisi del comportamento dell'APU è in corso e ulteriori informazioni saranno rese disponibili al più presto, mentre il prossimo aggiornamento della task force è previsto per settembre.

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